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Risolto - Quesito sul software Criptomator

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Cryptomator non solo cifra i dati, ma li lascia costantemente cifrati nel cloud; quando li decifri per modificarli o aggiungerne di nuovi, loro sono in chiaro solo in locale, nel tuo PC, mentre nel cloud restano sempre cifrati. Puoi verificarlo sbirciando, ma senza fare modifiche, fra i file contenuti nella cassaforte vera e propria, ossia la cartella "d" della "Immagine 3" che hai postato: sono file cifrati, quelli che vedrebbe un curiosone che avesse accesso fisico (poco probabile) all'esatto server di Google, quelli che vedrebbe qualcuno che ha le tue credenziali di Google Drive o accede al tuo PC, ma non ha la password della cassaforte Cryptomator.

Aggiungere un'ulteriore cifratura a quella di Cryptomator, ti garantisce che se qualcuno viene a conoscenza della tua password della cassaforte, una volta aperta, si trova davanti file protetti da un'ulteriore password. Ad esempio: se metti nella cassaforte un file Word, questo non è leggibile come tale finché non viene aperta la cassaforte con la sua password; se metti nella cassaforte un file Word protetto da password Office, una volta aperta la cassaforte con la password di Cryptomator, ci sarà un file Word che tuttavia non sarà leggibile finché non sarà stata immessa la sua password Office.

Frasier ha reagito a questo messaggio.
Frasier

Grazie a @kris e @syslack per le preziose risposte.

Sicuramente ho chiarito alcuni miei dubbi circa la crittografia all'interno di uno cloud.

Ci sono però alcune cose che ho provato, anche dopo aver seguito i vostri preziosi consigli e mi hanno generato altri dubbi; non vorrei portare avanti la discussione oltre modo e creare dei problemi. Nel caso, potrei aprirne una nuova e cercare di esporre alcuni problemi che ho riscontrati duranti i processi di crittografia.

  • Ad esempio, se io crittografo un file in modalità EFS Windows, e poi  vado a racchiuderlo dentro un archivio compresso con relativa psw, il file perde la la sua protezione. Rimane la protezione fornita da WinRar che mi consente di impostare una psw di accesso, ma il file non è più crittografato. E' un mio problema, oppure i files compressi non possono mantenere lo stato assegnato durante il processo di cifratura?
  • Se provo ad inserire un file crittografato dentro il mio Google Drive (sempre in modalità file system, non potendo usare la funzionalità bitlocker) mi viene indicato dal mio sistema operativo (Windows 10 pro) che la destinazione non supporta determinati file.
    In questo modo non posso inserire file precedentemente crittografati nel mio Google cloud.

Io avrei voluto criptare prima i file e dopo inserirli nel mio cloud, magari anche dentro la cassaforte di Cryptomator, come mi avevate consigliato nei post precedenti. A quanto pare non mi viene consentito.

Allego uno screenshot per farvi vedere il messaggio di errore che mi compare.

Grazie di nuovo per la vostra disponibilità.

Immagine

Se cifri i file con EFS, i file risulteranno in chiaro solo nel tuo profilo utente, potrai infatti aprirli senza immettere alcuna password; ma se qualcuno provasse ad aprirli da un altro profilo del medesimo sistema operativo, risulterebbero cifrati e non gli sarebbe concesso decifrarli. Se invece sposti i file cifrati con EFS in un altro dispositivo (quindi anche in cloud), perderanno la loro cifratura (v. l'avviso di crittografia non supportata), che è infatti legata al file system NTFS del disco in cui è stata generata la cifratura (e gli annessi certificati). Puoi fare entrambe le prove: se accedi con un altro utente, il file risulterà cifrato; invece inviandoti via mail il file cifrato ed aprendo la mail da un altro PC (o anche spostandolo con una chiavetta USB), il file risulterà leggibile.
L'utilizzo di un "contenitore cifrato", come una cartella compressa protetta da password, non cambia (una volta inserita la password) questa differenza legata a dove viene aperto il file cifrato con EFS (nel file system in cui è cifrato per gli altri utenti o in un altro dispositivo o cloud in cui è in chiaro per tutti).

Se invece usi una cifratura gestita da un programma (facevo l'esempio di un file Word con riferimento alle password gestite da Office), allora chiunque dovrà inserire sempre la password prima di poter accedere al file in chiaro, a prescindere dal dispositivo e dall'utente. In questo caso, inserire il file cifrato in una cartella compressa cifrata, aggiunge una seconda cifratura e una seconda password; entrambe le cifrature verranno mantenute anche in altri dispositivi e in cloud.

Frasier ha reagito a questo messaggio.
Frasier

Grazie a @kris e @syslack per l'aiuto e la disponibilità.

Le informazioni ricevute erano molte e ho fatto diverse prove in questi giorni. Adesso ho sicuramente le idee più chiare e sono in grado di gestire meglio questa situazione.

Un saluto a tutti e buon weekend 👍

Kris and SysLack have reacted to this post.
KrisSysLack

Ciao @frasier, grazie a te.

Porgo personalmente i miei ringraziamenti a @syslack perché è lui che a speso più tempo per aiutarti.

Chiudo il topic come risolto.

Buon weekend.

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